[ Interviste / Interviews ]
Intervista a GIUSEPPE VERTICCHIO/NIMH a cura di Roberto Mandolini.
ROBERTO: Giuseppe Verticchio ci parla del suo ultimo bellissimo disco. GIUSEPPE: In realtà non mi ispiro in modo specifico a nessun artista in particolare, e credo sinceramente che questo tutto sommato sia il maggior pregio del mio "modus operandi" quando faccio musica, giacchè mi consente di ricercare ogni volta una mia personalissima "formula sonora" poco confondibile con quella di altri artisti e quindi di risultare, almeno in una certa misura, abbastanza "originale"... Quanto invece a influenze... direi che ce ne sono tantissime! Praticamente in qualche modo quasi tutto ciò che ho ascoltato e apprezzato negli anni in ambito ambient-sperimentale mi influenza tutt'ora quando suono e compongo musica... Ma non ho però un riferimento o un modello preciso e specifico cui ispirarmi, se questo è ciò che mi chiedevi... ROBERTO: L'ultima traccia del disco è dedicata a Terzani: lo hai mai conosciuto? GIUSEPPE: No, ma mi avrebbe sicuramente fatto piacere... ROBERTO: Strano, perchè spesso viene associato ad un modo di pensare new age lontano anni luce dal tuo modo di assemblare i suoni e trattare le idee... GIUSEPPE: In realtà Terzani è una persona, uno scrittore e un pensatore assolutamente al di fuori della "massa", che apprezzo e stimo da molti anni, semplicemente perchè, leggendo i suoi libri, trovavo curiose coincidenze tra il suo modo di pensare e il mio che nella vita non mi è quasi mai capitato di riscontrare con altre persone, amici cari compresi... ROBERTO: Mi spieghi come mai nel tuo precedente album hai omaggiato la Tailandia? Ci hai vissuto? GIUSEPPE: Si, la frequento fin dal 1987, lì ci vive mio fratello da circa quindici anni , e nel 1996 ho vissuto per quasi un anno intero da quelle parti, sull'isola di Koh Samui....
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